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Pozzo del Castellano, via ai lavori
Cantiere montato, al via i lavori di restauro di un altro bene Art Bonus Perugia: il Pozzo del Castellano!
Il Pozzo del Castellano è situato tra la via omonima e Corso Cavour, e probabilmente viene alimentato dalla stessa vena d’acqua che alimenta anche il Pozzo in Piazza Giordano Bruno.
Di epoca medievale, è di forma ottagonale con gli ultimi due lati parzialmente inseriti nelle mura dell’edificio a cui si va ad addossare. E’ inoltre composto da otto riquadri di cui sei in travertino e due in pietra calcarea, uno dei quali ornato da un bassorilievo rappresentante il Grifo perugino.
Il lavoro di restauro del Pozzo del Castellano è stato reso possibile grazie alla coppia Mecenate Sabrina Morosi e Demetrio Catillo, la quale nel 2016, l’anno in cui si è sposata, ha deciso di donare i 16.000€ necessari al recupero del bene tramite Art Bonus Perugia.
Il restauratore Fabio Marco Giulivi insieme agli architetti responsabili del progetto di restauro Stefano Barcaccia e Fabio Fantucci hanno individuato alcuni step necessari al recupero del bene Art Bonus Perugia, grosso modo: trattamento preliminare atto a rimuovere i depositi superficiali, la disinfezione mediante biocida, pulitura del Pozzo, colonna ma anche alla pavimentazione circostante e infine la ristuccatura delle fessurazioni presenti nel bene.
Il recupero dei nostri beni sarà uno degli strumenti decisivi per proiettarci verso le
sfide future che ci attendono a seguito della fase che abbiamo appena vissuto.
Diventare un Mecenate della Città di Perugia va oltre al recupero vero e proprio dei beni e patrimoni culturali della nostra bellissima città. Il Sindaco Andrea Romizi infatti ribadisce che “il Mecenatismo nel 2020 significa soprattutto riconoscersi nella nostra Città, volerne fare doppiamente parte, sia come Cittadini sia come Mecenati attraverso, appunto, il riappropriarsi degli spazi di quotidiano.”
Ripartiamo da noi stessi. Sostieni anche tu Art Bonus Perugia e diventa un grande Mecenate della nostra Città!
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Art Bonus Perugia, prossime inaugurazioni e novità in arrivo. Ne parliamo con Stefano Barcaccia
Parlare di mecenatismo quando c’è in atto una pandemia potrebbe sembrare, per molti, una scelta poco felice. Questo, però, non è il caso del progetto Art Bonus Perugia che nonostante tutte le difficoltà affrontate ha visto arrivare donazioni da parte di cittadini e ha persino presentato il nuovo progetto di comunicazione e partecipazione, #FannepArte!.
Come ben osserva l’Architetto Stefano Barcaccia, P.O. Decoro urbano e Art Bonus del Comune di Perugia e nostro intervistato: “la campagna #FannepArte, di fatti, riesce ad inglobare il sentimento di appartenenza, reso esplicito nello slogan, specie perché scende in campo e chiede una discesa in campo di: aziende, associazioni, cittadini”.
L’Architetto Stefano Barcaccia, da poco incaricato di seguire i progetti Art Bonus, oltre a parlare della campagna in questione e della scelta di candidare la Fonte di San Francesco di Pieve di Campo al Concorso Nazionale Art Bonus 2020, ci ha raccontato anche cosa significa, oggi, la partecipazione cittadina, nello specifico caso di Art Bonus Perugia, e quali sono le novità in arrivo per l’anno 2021. Ha anticipato inoltre che a breve ci saranno nuovi inserimenti tra i beni Art Bonus Perugia, ma non ve li sveliamo ora…
La redazione di Artbonus Perugia Magazine si è recata a Palazzo Grossi, in centro a Perugia, sito a pochissimi metri del Teatro Morlacchi, il cui restauro è stato finanziato da Brunello Cucinelli tramite Artbonus Perugia.
Il lettore ora può immaginare un ufficio pieno di magazine, libri, fascicoli cartine e progetti architettonici, veri e propri complementi d’arredo che riempiono le pareti bianche e le scrivanie del suo studio.
Art Bonus Perugia: Architetto, iniziamo l’anno con qualche novità dai cantieri Art Bonus? C’è qualche lavoro in procinto di essere concluso?
Stefano Barcaccia: Sì, ho una bella notizia da darvi: i lavori di restauro del Pozzo di Via del Castellano, nei pressi di Corso Cavour, sono finiti. Rimane l’intervento previsto per la pavimentazione circostante, che verrà concluso entro fine mese e poi si potrà procedere con l’inaugurazione.
Art Bonus Perugia: E quali sono i prossimi interventi in programmazione?
Stefano Barcaccia: Quelli in programmazione sono il restauro della Fonte di San Francesco, la Cappella del Gonfalone e i portoni della Biblioteca San Matteo degli Armeni, nonché le Vetrate della Sala dei Notari. Il 2021 sarà l’anno della conclusione dei lavori di restauro di tutti i portoni cittadini.
Art Bonus Perugia: Nel mese di ottobre il team Art Bonus Perugia si è recato presso la Sterling Spa, azienda-mecenate della Cappella del Gonfalone per la presentazione del progetto di restauro. Quali sono gli interventi previsti per questo bene?
Stefano Barcaccia: La Cappella del Gonfalone diventerà un luogo della memoria cittadina: si riporteranno lì le spoglie delle famiglie nobili della città, i Della Corgna e Braccio Fortebraccio, e la tomba di Bartolo di Sassoferrato. L’intervento prevede il restauro dell’Altare del Gonfalone. L’idea principale è quella di ridare vita e valore artistico, architettonico e storico a tutto il complesso di San Francesco al Prato. Tutti questi interventi hanno per finalità il recupero di piccoli frammenti di storia perugina che sono andati persi con gli anni.

Art Bonus Perugia: La Cappella degli Oddi custodiva un importante dipinto di Raffaello… Ce ne può parlare?
Stefano Barcaccia: Nel 700, l’Incoronazione della Vergine di Raffaello – o Pala degli Oddi, datata inizio 500 – fu requisita dai francesi e tornò in Italia soltanto cent’anni dopo. Ma a Perugia non è mai più ritornata e da allora viene conservata ai Musei Vaticani. Per cercare di rimediare a questa grande mancanza artistica abbiamo pensato di “ricollocarla” all’interno della Cappella proiettandola mediante videomapping. Reale e virtuale si incontrano per rilanciare il recupero del patrimonio culturale e chissà, fungere da pista di lancio per la ripresa del turismo.
Art Bonus Perugia: Per quanto riguarda la Fonte di San Francesco, che ha portato Perugia al podio per la seconda volta al Concorso Nazionale Art Bonus Progetto dell’anno 2020, vuole dirci qualcosa?
Stefano Barcaccia: La scelta di portare Art Bonus in una zona fuori dal centro storico, cioè, Ponte San Giovanni, come è avvenuto con la Fonte di San Francesco, nasce proprio dalla necessità di riscoperta dei beni della nostra città. Inoltre consentire Art Bonus in periferia aiuta a rafforzare non solo le immagini storiche dei monumenti cittadini, ma anche di conoscere la propria storia e quella dei monumenti che si trovano lì. Infatti, sembrerebbe che San Francesco d’Assisi si sia fermato alla Fonte prima di essere portato al carcere di Collestrada. E si è scoperto che la Fonte venne costruita sopra un antico edificio termale romano. Lo stesso bene, in qualche modo, testimonia due diversi momenti storici della nostra città.
Art Bonus Perugia: Architetto Barcaccia, qual è la vera forza del progetto Art Bonus Perugia?
Stefano Barcaccia: Veda, l’affermazione del progetto Art Bonus risiede sul fatto che a Perugia è il cittadino stesso a sentire il bisogno di partecipare al recupero del patrimonio della città, a differenza di realtà come Roma o Milano, in cui i mecenati sono grandi aziende e Fondazioni. La partecipazione cittadina è la forza di questo progetto. Il team Artbonus Perugia in questi 5 anni ha voluto dialogare con la cittadinanza, ha fatto riscoprire la bellezza di vivere la propria città, la sua storia anche attraverso quei beni architettonici considerati “minori”, ma certo non meno importanti, come i manufatti dediti all’uso quotidiano (pozzi, porte, finestre); anche perché sono questi gli elementi che determinano, poi, l’immagine e l’identità della città. Il progetto Art Bonus Perugia detiene una platea così ampia e attenta al proprio territorio da stimolare continui atti di civismo che rafforzano il senso di appartenenza, la partecipazione individuale ma anche di gruppo. Tutto questo è segno di una comunità viva, attenta alla propria città.
Art Bonus Perugia: Da quello che osserviamo, dunque, si potrebbe dire che i benefici fiscali del recupero del 65% dell’imposta a favore delle erogazioni liberali, previsto dalla legge Art Bonus, verrebbe valutato come elemento secondario nella donazione?
Stefano Barcaccia: Il credito d’imposta è indubbiamente una leva fiscale importante specie per le aziende, ma non credo sia il vero motore del progetto, almeno non nella nostra città. Art Bonus Perugia va oltre; è storia, partecipazione, riscoperta, azioni sul territorio, memoria, engagement.

Art Bonus Perugia: Secondo lei quale sarebbe una possibile mission di Art Bonus Perugia per le nuove generazioni?
Stefano Barcaccia: Sensibilizzare alla cultura. Coinvolgere le nuove generazioni attraverso la ricerca. Invitare la scuola a partecipare attivamente nella tutela del patrimonio storico, artistico e culturale della propria città, studiando il proprio patrimonio. Per capire la propria appartenenza bisogna conoscere…
Di Bruna A. Paroni